Il Volo Dell'aquila
Conn IgguldenGuerrieri appartenenti al medesimo popolo. Questo sono i Mongoli per il grande Gengis, Signore del Mare d'Erba, che mal tollera i tentativi compiuti dagli Xi Xia e dai Chin di suscitare dissapori e rivalità fra le molte tribù che gli hanno giurato fedeltà. Ecco allora la prossima sfida per il Khan: guidare la nuova nazione alla conquista delle terre dei nemici, spronando gli uomini a riconoscere ciò che davvero li unisce. Ed è proprio il sentimento di vendetta, unito al gusto della battaglia e al coraggio, che permette a Gengis di tenere insieme la sua immensa orda, di costruire a poco a poco tra i Mongoli una coscienza di popolo, di dare alle tribù regole e norme, e di guidare infine i suoi guerrieri attraverso il deserto del Gobi fino alle terre degli Xi Xia. Lo affiancano in questa impresa i fratelli: l'impulsivo e coraggioso Khasar, il più introverso ma assai acuto Kachiun, e Temuge, il minore e più gracile dei tre, iniziato alle arti sciamaniche e alla conoscenza della scrittura dall'astuto e ambiguo stregone dei Naiman, Kokchu. Le enormi distanze e le asperità del territorio rendono l'impresa difficile persino per la leggendaria velocità di spostamento dei Mongoli, ma il problema più grande che Gengis si troverà ad affrontare, dopo aver superato il deserto e le complesse fortificazioni, saranno le scelte tattiche e strategiche e l'abilità nello sventare gli intrighi e le congiure ordite per rovesciare il suo potere.